Premi Pulitzer 2025, tutti i vincitori
Posted On 6 Maggio 2025
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Sono stati annunciati i vincitori dei Premi Pulitzer 2025, il più prestigioso riconoscimento statunitense nel campo del giornalismo, ma anche della letteratura e della musica. Istituiti nel 1917 dal magnate Joseph Pulitzer e oggi assegnati dalla Columbia University di New York, i premi si articolano in 22 categorie, di cui 15 legate al giornalismo e 7 agli altri ambiti creativi.
Per il secondo anno consecutivo, il riconoscimento più importante – quello per il servizio pubblico – è andato a ProPublica, testata no-profit nota per le sue inchieste d’impatto. Il New York Times si conferma protagonista con quattro premi, mentre il New Yorker ne porta a casa tre.
Giornalismo – I vincitori categoria per categoria
- Public Service – Giornalismo per il bene pubblico
Premiato il team di ProPublica (Kavitha Surana, Lizzie Presser, Cassandra Jaramillo e Stacy Kranitz), per un’inchiesta sugli effetti letali dei ritardi nelle cure d’urgenza in stati con leggi anti-aborto molto restrittive. - Breaking News Reporting – Notizie dell’ultima ora
Alla redazione del Washington Post, per la copertura approfondita e tempestiva dell’attentato al candidato repubblicano Donald Trump del 13 luglio scorso. - Investigative Reporting – Giornalismo investigativo
A Reuters, per le inchieste sulla diffusione del fentanyl negli Stati Uniti. - Explanatory Reporting – Giornalismo esplicativo
A Azam Ahmed, Christina Goldbaum e Matthieu Aikins del New York Times, per aver analizzato il caotico ritiro delle truppe USA dall’Afghanistan nel 2021. - Local Reporting – Cronaca locale
Premiati Alissa Zhu, Jessica Gallagher e Nick Thieme del Baltimore Banner e del New York Times per un’indagine sul fentanyl a Baltimora. - National Reporting – Cronaca nazionale
Al Wall Street Journal, per un’inchiesta sulla deriva politica conservatrice di Elon Musk e i suoi controversi rapporti con Vladimir Putin. - International Reporting – Cronaca internazionale
A Declan Walsh e alla redazione del New York Times, per la copertura del conflitto in Sudan. - Feature Writing – Storie e approfondimenti
A Mark Warren, collaboratore di Esquire, per il ritratto di Bubba Copeland, pastore e sindaco morto suicida dopo la diffusione online di dettagli intimi sulla sua vita privata. - Commentary – Opinioni
A Mosab Abu Toha, collaboratore del New Yorker, per i reportage sulla popolazione civile nella Striscia di Gaza. - Criticism – Critica
A Alexandra Lange di Bloomberg City Lab, per gli articoli dedicati alla progettazione degli spazi pubblici per famiglie. - Editorial Writing – Editoriali
A un team dello Houston Chronicle per una serie di editoriali su passaggi a livello pericolosi a Houston. - Illustrated Reporting and Commentary – Illustrazione e commento
A Ann Telnaes del Washington Post, per le sue vignette pungenti su politica e potere. Telnaes ha lasciato il giornale a gennaio dopo la censura di una vignetta su Jeff Bezos. - Breaking News Photography – Fotografia di attualità
A Doug Mills del New York Times, per una potente sequenza fotografica dell’attentato a Trump, inclusa un’immagine del proiettile che lo ha colpito. - Feature Photography – Fotografia d’approfondimento
A Moises Saman, del New Yorker, per i suoi intensi scatti in bianco e nero dal carcere di Sednaya, in Siria. - Audio Reporting – Giornalismo audio
Al New Yorker, per il podcast In the Dark, dedicato al massacro di Haditha (Iraq, 2005), dove 24 civili furono uccisi da soldati americani.