Musica, memoria e rabbia: il Primo Maggio a Roma tra diritti e polemiche

A dare il via al Concertone del Primo Maggio 2025 è stato Leo Gassmann con una versione emozionata di Bella ciao e un richiamo alla memoria della Resistenza: “Ottant’anni fa uomini e donne coraggiose ci hanno permesso di vivere in un’Italia libera e democratica. Non dimentichiamo”.
Tra musica e impegno civile, la giornata ha alternato performance artistiche a momenti di riflessione. Forte il richiamo al tema della sicurezza sul lavoro, con Noemi, Ermal Meta e BigMama che hanno letto i numeri delle cosiddette “morti bianche” (2.469 vittime dal 2023, 338 solo nei primi mesi del 2025). Le parole di Papa Francesco, riprese più volte dal palco, hanno sottolineato come “la sicurezza è come l’aria: ci accorgiamo di quanto è vitale solo quando manca”.
Tra i momenti più potenti, la lettura di Pablo di Francesco De Gregori, omaggio al cantautore e al tema del lavoro migrante e precario, a cinquant’anni dalla canzone.
Gabry Ponte ha chiuso la lunga maratona con un dj set spettacolare, tra fuochi e cori, presentando Tutta l’Italia, il brano con cui rappresenterà San Marino all’Eurovision.
Successo per Alfa, acclamatissimo dalla generazione Z, che ha infiammato la piazza con Bellissima, Vai! e Il filo rosso. Presente anche Elodie, che ha ribadito con forza: “I diritti sono di tutti, o sono privilegi”.
Non sono mancate le polemiche: la Comunità Ebraica di Roma ha duramente criticato l’esibizione del gruppo Patagarri, definendola un’appropriazione culturale inaccettabile culminata nello slogan “Palestina libera”.
Il contest 1MNext è stato vinto dalla cantautrice Diniche (Veronica Di Nocera), progetto che fonde radici campane e musica elettronica.
La conduzione, affidata a Noemi, Ermal Meta, BigMama e al professor Vincenzo Schettini, ha tenuto insieme musica, impegno e spettacolo sotto il filo conduttore scelto dai sindacati: Uniti per un lavoro sicuro.