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Le Olimpiadi, i Gojira e il coraggio di osare

Federico Falcone Posted On 28 Luglio 2024
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L’esibizione dei Gojira, durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi francesi, è una rinnovata testimonianza del perché i nostri vicini di casa abbiano un approccio alla cultura più sdoganato del nostro.

La Francia, Paese multietnico e multiculturale, dove le minoranze rivestono un ruolo in qualsiasi contesto sociale, non ultimo quello culturale, appunto, sono spesso viste anche come un punto di forza, come un quid pluris da tenere in considerazione per aggiungere valore a ciò che si fa.

In Italia l’approccio conservatore e tradizionalista collima con quello innovatore e rivoluzionario francese, sempre attento a stare un passo avanti agli altri oppure a fare credere di esserlo. Due mondi tanto distanti. Non migliori, non peggiori, ma distanti.

Simbolismo e iconografia sono altresì elementi chiave per lanciare messaggi e sfide, per porsi nella posizione di precursori e pionieri che, piu volgarmente, vuol dire arrivare prima degli altri. Lo show dei Gojira va in questa direzione

Facile dire che in Italia avrebbero suonato Annalisa, Marco Mengoni o Al Bano. Sarebbe una via d’uscita dal dibattito semplicistica e populista. La musica mainstream avrà sempre vita facile rispetto alla nicchia e questo anche perché manca il coraggio di osare

Manca, infatti, il coraggio di dare spazio, voce ed evidenza alle minoranze, anche artistiche sì. Per alcuni un valore, per noi un problema da confinare al loro mondo. L’approccio culturale di un popolo si misura anche dalla sua apertura mentale e noi, in questo, di strada da fare ne abbiamo moltissima.

I Gojira hanno suonato sul Conciergerie, un palazzo storico che a lungo è stato residenza reale, eseguendo una loro versione si “Ah, Ça Ira!”, canto popolare della Rivoluzione francese, introdotto da un soprano svizzero che interpretava la regina Maria Antonietta, con la testa mozzata dalla ghigliottina in mano.

Una pagina buia della storia transalpina che è stata sbattuta e messa in discussione in mondo visione. Noi non ci saremmo mai messi in questa posizione. Ed ecco perché non capiamo cosa sia accaduto, parliamo di momento “tamarro”, di “cafonata” e stentiamo a capire come i francesi possano aver permesso tutto ciò.

E non lo capiremo mai finché non usciremo dalla nostra autoreferenzialità con la quale pensiamo di essere i padroni dell’universo culturale mondiale. Per dirla come qualcuno leggermente più famoso, “che mangino brioche”.

Che poi io sia un fan di lunga data dei Gojira è un’altra storia!

Resistere!

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