“La mia storia tra le dita”: il caso Pausini–Grignani divide il pubblico sui social

Nelle ultime ore, i fan di due grandi nomi della musica italiana si stanno scontrando a colpi di post e commenti: da una parte i sostenitori di Laura Pausini, dall’altra gli estimatori di Gianluca Grignani. A innescare la miccia è stato l’annuncio della cantante romagnola dell’uscita del suo prossimo singolo, che in realtà è una reinterpretazione – non immediatamente dichiarata – di uno dei brani più iconici degli anni ’90: “La mia storia tra le dita“.

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L’annuncio di Laura Pausini: nessuna menzione a Grignani

Laura Pausini ha pubblicato su Instagram un post in cui presenta l’uscita del suo “nuovo singolo” prevista per il 12 settembre 2025, allegando foto di copertina e i titoli delle versioni in spagnolo e portoghese.

Sembra che inizialmente nel post di Laura Pausini non comparisse alcun riferimento al fatto che il brano sia una cover (presentato appunto come un “nuovo singolo”. Soprattutto inizialmente non veniva menzionato Gianluca Grignani, autore e interprete del pezzo originale del 1994. Una scelta comunicativa che ha suscitato non poche polemiche, soprattutto tra i fan del cantautore milanese.

La reazione di Grignani: “È una mia canzone, giusto ricordarlo”

Gianluca Grignani ha condiviso la sua reazione pubblicamente, tramite le sue stories su Instagram, dopo che – a suo dire – un commento lasciato sotto il post della Pausini sarebbe stato cancellato. In un tono pacato ma fermo, ha ricordato l’origine del brano e si è rivolto direttamente all’artista: “Il testo che vedrete nella storia successiva, è un commento che ho fatto sotto l’ultimo post della mia amica Laura Pausini, dove annuncia l’uscita del ‘suo nuovo singolo‘. Purtroppo tale commento mi è stato ripetutamente cancellato!“.

E nella storia successiva scrive:

Ciao Laura, che ti voglio bene lo sai. Credo di avertelo detto nel backstage di un tuo concerto al Forum, o in altre occasioni…! Con tutto il rispetto e la gentilezza che riservo, in primis, alla donna e poi alla grande interprete che sei, è però doveroso che io ricordi che il tuo singolo in uscita (al quale, ti rivelo, dedico i miei migliori auspici) è una cover… di un brano che, se non sbaglio, ho scritto e interpretato io (La mia storia tra le dita e Mi Historia entre tus dedos…). Ci tenevo a ricordarlo… Io, comunque, dedico il mio più grande in bocca al lupo alla mia canzone, La Mia Storia Tra Le Dita, ma soprattutto a te. Ti abbraccio. Gianluca

L’intervento di Grignani ha immediatamente acceso il dibattito sui social, con molti utenti che hanno criticato l’assenza di trasparenza nell’annuncio della Pausini, accusata di aver volutamente omesso il nome dell’autore per promuovere il singolo come inedito. Sembra infatti che solo in seguito la cantante romagnola abbia aggiunto “(1994 – Gianluca Grignani)” solo in seguito.

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La risposta della Pausini: “Lo sai da febbraio”

Non si è fatta attendere la replica di Laura Pausini, sempre tramite le stories su Instagram. La cantante ha difeso la sua scelta e ha ribadito di avere un rapporto di stima con Grignani, affermando:

Gianluca, anche io ti voglio bene, tanto che ti canto da sempre e tanto che lo sai da febbraio che ti avrei cantato ancora, anche quest’anno.. Sai quanto amo la tua musica e con l’annuncio che ho fatto oggi, spero di averti reso felice. Questa tua canzone, non solo è l’unica al mondo che esiste in tre lingue con quei titoli, ma.. non credo che nessuno altro (sicuramente non io) si permetterebbe mai di scrivere un titolo così unico, come il tuo. Sai anche che quando si lancia un nuovo progetto ognuno di noi ha in mente una storia per raccontarlo.. la mia inizia con l’annuncio di oggi e uscendo a settembre, ho preparato un racconto che spero ti piacerà… tutti sanno che La Mia Storia Tra Le Dita è di Gianluca Grignani. E a me sembra che il mio post sia pensato in un modo molto elegante per iniziare a parlare di questa splendida canzone. Spero che quando uscirà la mia versione ti piacerà tanto quanto piace a me. Un bacio grande. Lau

A rincarare la dose, nei commenti ad alcuni fan che la accusavano di mancanza di correttezza, Pausini ha ribadito la legittimità della sua scelta artistica, concordando con alcuni sostenitori dell’unicità del brano di Grignani. La cantante scrive con amarezza di una “mancanza di pazienza“.

Laura Pausini e le cover: il precedente di Io Canto

La scelta della Pausini di proporre una cover non è certo una novità. Già nel 2006 pubblicò l’album Io Canto, una raccolta di reinterpretazioni di grandi classici italiani, da Battisti a Cocciante, passando per Baglioni. In quell’occasione, però, ogni brano venne presentato con trasparenza: nella tracklist del disco compariva il titolo originale, l’autore e spesso anche un’introduzione personale che spiegava il legame tra Laura e la canzone.

La stessa Pausini, rispondendo ad un commento su Instagram, menziona il precedente e sottolinea alcune differenze:

[…] feci lo stesso con Io Canto di Cocciante ma i social non c’erano… dissi che era di Cocciante un mese dopo… perché ci sono modi per raccontare un percorso che può diventare un disco… è musica, è poesia, è anima… non roviniamola e diamo importanza a tutto quello che verrà. Io sono sempre molto riconoscente lo sapete

All’epoca, la reazione del pubblico fu perlopiù positiva: Io Canto fu un successo commerciale e consolidò l’immagine della Pausini come ambasciatrice della musica italiana nel mondo. Ma oggi, il contesto è diverso: i social amplificano le reazioni e ogni omissione diventa oggetto di lettura critica.

Matteo Bocelli “interviene” e omaggia Grignani

Gianluca Grignani non risponde direttamente alla Pausini, ma mostra un esempio di un modo di fare ben diverso rispetto al post della Pausini. Nel frattempo è infatti spuntato casualmente sui social anche Matteo Bocelli, figlio del celebre tenore Andrea, che ha colto l’occasione per pubblicare una propria versione di La mia storia tra le dita. Un’interpretazione semplice, pubblicata come post e nelle stories di Instagram, accompagnata da queste parole: “Something is cooking...” (Qualcosa bolle in pentola), taggando subito dopo l’autore della canzone.

Un gesto che molti hanno letto come una sottile frecciatina alla Pausini, ma che al tempo stesso ha rilanciato l’interesse per la versione originale del brano, riportando l’attenzione su Grignani e sul valore storico del pezzo.