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Il film post-apocalittico di Ridley Scott passa per l’Italia: le foto dal set abruzzese

Federico Falcone Posted On 29 Maggio 2025
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Ridley Scott alla scoperta dell’Italia, dei suoi angoli nascosti e di location meno blasonate e sponsorizzate ma, non per questo, scarsamente evocative o suggestive. Il regista inglese, autore di pietre miliari della cinematografia mondiale come “Alien“, “Blade Runner” e “Il Gladiatore“, oltre che di numerosi successi al botteghino (“Thelma & Louise“, “Black Hawk Down“, “American Gangstar“, “The Last Duel“, “Napoleon“, giusto per citarne alcuni) ha trascorso le ultime settimane nel Bel Paese per girare alcune scene del suo nuovo film intitolato “The Dog Stars“, prodotto dalla 20th Century Fox e dal budget stimato attorno ai cento milioni di dollari.

Abruzzo, Veneto, Friuli e Roma (Cinecittà) sono state le mete individuate dalla produzione per le riprese della pellicola o, per lo meno, per parte di essa. Alla fine di aprile Scott e la sua troupe hanno allestito il set lungo le rive del lago di Bordano, in Friuli, prima di spostarsi in Veneto per la metà di maggio e girare nell’area bosco del Cansiglio sull’altopiano delle Prealpi bellunesi. Si sono poi spostasi nei pressi di Polcenigo, Vallorch, La Genzianella e Le Rotte. Successivamente si sono recati nell’entroterra abruzzese, nell’area marsicana tra Avezzano, il Parco Sirente Velino con Secinaro e Ovindoli, passando anche per l’Aeroporto dei Parchi in località Preturo prima di chiudere il suo giro a Roma, negli studi di Cinecittà. Un bel giro, insomma, soprattutto nella provincia aquilana, non certo tra le più rinomate per ospitare produzioni internazionali. Un totale di nove settimane per circa quattrocento persone coinvolte.

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Foto di Antonio Maicon

Abbiamo avuto modo di fare un sopralluogo ad Avezzano, non senza difficoltà visto l’impedimento di accedere all’area. Per giorni, tra il capoluogo marsicano e l’Altopiano delle Rocche, centinaia di addetti ai lavori si sono stanziati sul territorio attirando curiosità e alimentando interesse. Ma nessuno ha potuto parlare, ha aperto i cancelli e si è lasciato andare a qualcosa di confidenziale. In tanti ci hanno mandato degli scatti – più o meno di qualità – e in tantissimi si sono dati appuntamento dietro all’area delimitata dalle transenne per osservare quel poco che si poteva e per scambiare opinioni e punti di vista. Comunque la si voglia vedere, è stato un momento di condivisione e confronto.

Guy Pearce è stato riconosciuto e selfato dentro un supermercato a Ovindoli, Margaret Qualley è stata avvistata dentro un bistrò-paninoteca e Scott è stato immortalato – di nascosto – nel mentre era impegnato a dirigere i lavori. Ognuno di loro, lontano dal set, si è camuffato come ha potuto, ma Avezzano è una cittadina di piccola/media grandezza e Ovindoli e Secinaro sono borghi di piccole dimensioni. Insomma, i volti noti non passano inosservati. A rendere ancora più curiosa la permanenza del set di “The Dog Stars”, sono stati i vari sorvoli con atterraggio di un Cessna e comparse in tuta anti-biohazard, il kolossal post-apocalittico The Dog Stars lascia la Marsica diretto verso le ultime location alpine e gli immancabili corridoi di Cinecittà. È la prima volta che il regista accende i riflettori su questa porzione d’Abruzzo, trasformandola – letteralmente – in un aeroporto fantasma ai confini del mondo.

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Ospitare un kolossal internazionale non è semplice cameo turistico ma significa camere d’albergo sold-out, artigiani a lavoro su scenografie e aziende di catering che girano a pieno regime. Le amministrazioni locali hanno supportato la logistica (viabilità, sicurezza, permessi) sapendo che ogni drone che sorvolava il Fucino o l’Altopiano delle Rocche avrebbe fatto da scouting a una troupe -chissà – della HBO in un prossimo futuro.

“The Dog Stars” riporta Ridley Scott sul terreno che gli è più congeniale: un futuro in frantumi dove l’umanità arranca fra ruggine, paura e, stavolta, un cielo sconfinato. Dietro la macchina da presa c’è una sceneggiatura di Mark L. Smith, lo stesso di “Twisters” e “Revenant”, mentre la fotografia è affidata all’Oscar-winning “Erik Messerschmidt”. L’uscita in sala è fissata per il 27 marzo 2026 sotto l’etichetta 20th Century Studios. Il cast principale sappiamo essere composto da Jacob Elordi, Josh Brolin, Margaret Qualley, Guy Pearce e Benedict Wong. L’uscita in sala è fissata per il 27 marzo 2026 sotto l’etichetta 20th Century Studios.

Il film è ispirato all’omonimo libro di Peter Heller (2012). Nel romanzo, nove anni dopo un’influenza che ha decimato la popolazione, il pilota Hig vive in un hangar insieme al suo cane Jasper e a un burbero ex soldato. Il loro micro-eden di pista d’atterraggio, pesca e frequenze radio viene scosso da un messaggio nell’etere che promette altri sopravvissuti: parte così un viaggio tra vallate incendiate, silenzi siderali e prove di fiducia che pesano quanto il carburante rimasto.

Dopo una pandemia da Covid-19, cos’altro aspettarsi?

Foto: The Walk of Fame magazine

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