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“I tre grandi di Spagna”: Picasso, Dalí e Miró conquistano la Fabbrica del Vapore a Milano

Francesca Massaro Posted On 23 Ottobre 2025
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Salvador Dalí, arazzo riproducente l’opera The Great Masturbator, dettaglio, collezione privata, © Salvador Dalí, Gala- Salvador Dalí Foundation, da SIAE.

Dal 25 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026 la Fabbrica del Vapore a Milano ospita una mostra unica che riunisce i capolavori di Pablo Picasso, Joan Miró e Salvador Dalí, maestri fondamentali allo sviluppo delle avanguardie del Novecento.

Tre geni spagnoli a confronto

In concomitanza con la grande retrospettiva romana Dalí. Rivoluzione e Tradizione, anche Milano accoglie con entusiasmo la genialità dell’arte spagnola. La Fabbrica del Vapore spalanca le porte a una mostra straordinaria che mette a confronto la produzione artistica di Pablo Picasso, Joan Miró e Salvador Dalí.   

I tre grandi di Spagna: tre visioni, una eredità, in programma dal 25 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, è un’esposizione concepita appositamente per il pubblico italiano e comprende oltre trecento opere che hanno segnato in modo indelebile il Novecento.

Il percorso espositivo si articola attraverso sei sezioni tematiche ben distinte, prendendo il via dalle radici comuni. Si inizia infatti indagando la comune formazione di Picasso, Miró e Dalí in Catalogna, terra ricca di fervore culturale che, grazie ai movimenti del Modernismo e del Noucentisme, innescò la loro prima rottura con l’arte tradizionale. L’itinerario prosegue poi illustrando il loro decisivo trasferimento a Parigi, pioneristica capitale delle Avanguardie, città nella quale le rispettive parabole artistiche presero consistenza. La rassegna promette così di svelare come i tre maestri, pur condividendo la medesima formazione iberica, abbiano saputo elaborare linguaggi e stilemi assolutamente personali.

Salvador Dalí, arazzo riproducente l’opera The Great Masturbator, collezione privata, © Salvador Dalí, Gala- Salvador Dalí Foundation, da SIAE.

Leggi anche: Dalí a Roma: il genio che reinventò la tradizione di Raffaello, Velázquez e Vermeer

L’impegno civile di Picasso

La sezione dedicata a Pablo Picasso (1881-1973) ne mette in luce il ruolo di artista rivoluzionario, capace di sperimentare continuamente nuovi stili e tecniche, passando dal Cubismo fino ad arrivare all’Espressionismo.

Un momento centrale e toccante dell’allestimento è l’omaggio a Guernica (1937), denuncia universale contro gli orrori della guerra. La mostra, a tal proposito, approfondisce l’analisi del capolavoro esponendo i bozzetti preparatori originali e le fotografie scattate da Dora Maar. Tali rari scatti, realizzati dalla compagna e musa di Picasso, documentano in ogni fase la genesi e il processo creativo della celebre tela. Il focus sul clima storico del 1937 viene poi completato da altre opere dirompenti quali, ad esempio, Sueño y Mentira de Franco, un vero e proprio attacco frontale alla dittatura del generale spagnolo Francisco Franco.

Oltre alle opere politiche, i visitatori possono ammirare la celebre Suite Vollard, una serie completa di cento incisioni eseguite tra il 1930 e il 1937; il pregevole corpus grafico permette di approfondire i temi più cari all’artista, dal mito del Minotauro fino al legame profondo tra passione amorosa e atto creativo.

Pablo Picasso, Guernica, 1937 (riproduzione su murale). Foto di Jules Verne Times Two / www.julesvernex2.com, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons.

Leggi anche: “ALPHONSE MUCHA. Un trionfo di bellezza e seduzione”: Roma svela i capolavori dell’artista

Il surrealismo di Dalí e Miró

Il Surrealismo funge da ponte ideale che unisce gli itinerari di Dalí e Miró. Salvador Dalí (1904-1989) affascina per la sua incredibile maestria nel ritrarre l’irrazionale con un realismo quasi fotografico. Le sue tele, dal forte impatto emotivo, sono caratterizzate da visioni oniriche prodotte in modo libero e istintivo dall’inconscio.

Un’opera di grande suggestione in tal senso è la scenografia monumentale Bacchanale (1939), esposta per la prima volta in Italia. Tale imponente creazione segna l’inizio della collaborazione di Dalí con i Balletti Russi di Monte Carlo, un prestigioso lavoro interdisciplinare, già avviato dai colleghi iberici.

Joan Miró (1893-1983) invece si distingue per aver traslato il Surrealismo su un piano più leggero e giocoso. Nelle sue opere i colori primari e le linee trasformano la pittura in una composizione lirica e universale. Un eccellente esempio è costituito dalla serie completa Femme(1965), in cui la figura femminile viene scomposta e reinventata in simboli gioiosi. L’accostamento tra i due maestri illustra vie opposte ma decisamente complementari per scandagliare i misteriosi anfratti dell’inconscio e della mente umana.

Joan Miró, modello per la litografia La Triple roue II, 1970. Su concessione della Galerie Lelong, Parigi.

Leggi anche: “Forme di luce”: Palazzo Reale a Milano ospita una grande mostra su Man Ray

Tre maestri della versatilità

Uno degli obiettivi principali dell’esposizione è evidenziare la sorprendente versatilità dei tre artisti; Picasso, Dalí e Miró, non a caso, si sono dedicati con successo a ogni forma d’arte: pittura, scultura, incisione, poesia e persino scenografie teatrali e cinematografiche. Tale capacità di contaminare i generi sfida qualsiasi rigida classificazione, lasciando un’eredità incredibilmente ricca e variegata. Il percorso espositivo accompagna il visitatore oltre il periodo delle Avanguardie, analizzando il consolidamento delle loro carriere nel dopoguerra e il conseguente successo internazionale.

Il progetto I Tre Grandi di Spagna: tre visioni, una eredità, a cura di Joan Abelló, Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños, è prodotto dal Comune di Milano, dalla Fabbrica del Vapore e da Navigare s.r.l. Si avvale inoltre del patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia e dell’Istituto Cervantes. Le opere in esposizione provengono dal Museu Nacional Centro de Arte Reina Sofía, dai Museu Picasso di Barcellona e A Coruña e da prestigiose collezioni private.

Per ulteriori dettagli su prenotazioni e biglietti è possibile collegarsi al sito web ufficiale della mostra www.fabbricadelvapore.org/tregrandidispagna.

Pablo Picasso, Dos sátiros y cabra, serie LINÓLEOS (1958-1961). Su concessione della Fundación Museo de Artes del Grabado.

Leggi anche: “Light and Darkness”: 50 opere di Tim Burton in mostra alla Florence Biennale

Crediti fotografici: Galerie Lelong di Parigi, Gala- Salvador Dalí Foundation, Fundación Museo de Artes del Grabado, Wikipedia.

Copyright immagini: © Salvador Dalí

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