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Dopo 29 anni il Pollino Music Festival non si farà. Il sud Italia perde uno dei suoi festival più longevi

Federico Falcone Posted On 13 Giugno 2025
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“Dopo mesi di riflessione e confronto interno, l’organizzazione del Pollino Music Festival comunica che, per la prima volta dopo 29 edizioni, il Festival non avrà luogo“.

La notizia non arriva come un fulmine a ciel sereno, perché le condizioni per fare manifestazioni musicali in Italia, che siano alternative o poco omologate al mainstream che riempie i rotocalchi, sono sempre più complicate. Da anni tanti, troppi festival arrancano e cercano di restare a galla tra mille difficoltà, non ultime quelle di dialogare con amministrazioni comunali che, oltre a sbandierare l’importanza di investire sul settore cultura, fanno poco o niente per mantenere fede a queste parole.

E poi c’è il mecenatismo dei tanti, troppi volontari, la ricerca disperata di sponsor o contributi con cui abbassare spese e costi, la difficoltà di portare avanti culturale un progetto tra burocrazia e apparati amministrativi che, invece di coadiuvare nella riuscita e nella messa a terra dello stesso, spesso si rivelano un muro di gomma con cui confrontarsi.

Spiegano gli organizzatori del Pollino Music Festival: “Fin dallo scorso autunno sono stati avviati tentativi di dialogo con la nuova amministrazione comunale di San Severino Lucano, con l’auspicio di poter proseguire un percorso culturale che, negli anni, ha contribuito a valorizzare il territorio del Parco Nazionale del Pollino, diventando uno degli appuntamenti musicali più longevi e riconosciuti del Sud Italia. Il Festival, dal 1996, ha rappresentato non solo un evento culturale, ma un’esperienza collettiva, capace di coinvolgere generazioni diverse e di offrire visibilità nazionale a un’area straordinaria dal punto di vista paesaggistico e umano”.

“Oggi, nonostante la nostra disponibilità al confronto, si registra l’assenza delle condizioni minime per proseguire in questo contesto. È una constatazione molto triste e spiacevole per noi, consapevoli del valore di quanto costruito: una storia importante, riconosciuta e sentita non solo da coloro che da sempre l’hanno resa possibile e organizzata, ma anche dalle diverse generazioni di pubblico che, anno dopo anno, hanno seguito con entusiasmo e attenzione le fisiologiche evoluzioni del Festival”.

“A queste persone va il nostro ringraziamento più profondo: per la fiducia, la presenza, l’affetto. È grazie a questo legame che il Pollino Music Festival probabilmente continuerà a esistere, con la stessa attitudine e visione che da sempre lo contraddistinguono, magari altrove, ma con lo stesso spirito originario: libero, aperto, contemporaneo. Ci attende un nuovo capitolo, e sarà ancora una volta la musica a tracciare la direzione”.

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