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Dan Aykroyd e gli UFO tra Hollywood, scettici e verità nascoste: “Esistono, ma su Alfa Centauri balla come Mick Jagger”

Federico Falcone Posted On 1 Luglio 2025
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Se pensavate che Ghostbusters, il leggendario film del 1984 di Ivan Reitman, fosse solo una brillante satira sul paranormale, preparatevi a scoprire il lato più serio del suo co-creatore. Dan Aykroyd, volto iconico della comicità americana, ha una passione genuina e di vecchia data per gli UFO e no, non è una gag né un’estensione dei suoi personaggi eccentrici: il suo coinvolgimento nel fenomeno ufologico è reale, profondo, e va ben oltre le luci della ribalta. Aykroyd non è un semplice appassionato di dischi volanti ma è il “consulente hollywoodiano” del MUFON (Mutual UFO Network), una delle più importanti organizzazioni al mondo dedicate allo studio scientifico del fenomeno UFO.

Fondata nel 1969, MUFON raccoglie testimonianze, analizza filmati e conduce indagini sul campo grazie a una rete di esperti, che spaziano dalla fisica all’ingegneria aerospaziale. Il loro obiettivo? Separare le bufale dalle prove autentiche, con approccio rigoroso e dati alla mano. Come ha raccontato in una lunga intervista concessa al Guardian (qui l’articolo originale) Aykroyd è un visitatore assiduo del sito ufficiale del MUFON: “Chiunque abbia ancora dubbi sull’esistenza degli UFO dovrebbe visitare quel sito”, dice con entusiasmo, gli occhi spalancati mentre descrive i casi più clamorosi: le Luci di Phoenix, viste da oltre 17mila persone nel 1997, o i misteriosi triangoli neri di Tinley Park, in Illinois, osservati da interi quartieri e immortalati su videocamere domestiche.

Il legame di Aykroyd con il paranormale non è un hobby recente. La sua famiglia – racconta nell’intervista – aveva una lunga tradizione di sedute spiritiche, e suo fratello Peter è un ricercatore psichico. Lui stesso sostiene di aver visto dischi volanti luminosi nei cieli sopra Martha’s Vineyard e, in un’altra occasione, una figura “non umana” che scomparve misteriosamente davanti ai suoi occhi a New York. Un incontro inquietante, avvenuto – pare – mentre era al telefono con Britney Spears (sì, davvero). Ma dietro le storie bizzarre, Aykroyd è serissimo. “Ci credo assolutamente, e non sono il solo”, dice al Guardian. A suo avviso, non solo esistono forme di vita intelligenti extraterrestri, ma alcune potrebbero già essere tra noi – e non tutte con intenzioni benevole. Parla di ibridi umani-alieni, di presunti rapimenti, e perfino di alieni ghiotti di… parti animali (“labbra e ani di mucca”, per essere precisi). Dettagli grotteschi? Forse. Ma Aykroyd li elenca con la convinzione di un testimone, non di un attore in cerca di scena.

L’attore ha anche una teoria tutta sua sul perché gli alieni sarebbero attratti dalla Terra: non per colonizzarci, ma per ammirare il nostro genio creativo. “Abbiamo prodotto Picasso, la penicillina, il rock’n’roll. Nessuno su Alfa Centauri balla come Mick Jagger”, dice ironicamente, ma con una punta di orgoglio. Gli alieni, secondo lui, potrebbero essere più avanzati dal punto di vista tecnologico, ma non ci battono in quanto a bellezza del pianeta o a cultura umana. Insomma: possono attraversare galassie, ma non hanno il Lake District o i Blues Brothers.

Dan Aykroyd è ben consapevole di come venga percepito. Sa di sembrare eccentrico. Ma questo non lo disturba: “La maggioranza degli americani – il 54% – crede negli UFO. Io sono con loro”, dice con serenità. E invita gli scettici a contraddirlo: “Ben vengano, ci aiutano a cercare la verità”. Il suo approccio ricorda quello di Fox Mulder in X-Files, con una differenza: Aykroyd non è un personaggio. È un artista, un imprenditore, un padre di famiglia, ma anche un credente razionale in un mondo che non esclude l’inspiegabile.

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