Da Gaza alla diaspora eritrea: il mondo nei 144 scatti del World Press Photo

Una possibilità unica di poter osservare con maggiore profondità, e lontani dalla frenesia visiva in cui è ormai completamente immersa la nostra esistenza, le storie globali di primo piano e, contemporaneamente, quelle meno visibili obliate dai media.
Puntuale come sempre da 70 anni a questa parte – anche se l’edizione 2025 è la numero 68 – ha aperto ieri i battenti al Palazzo delle Esposizioni di Roma (via Nazionale 194) il “World Press Photo”, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda speciale Palaexpo, ideata dalla World Press Photo Foundation e organizzata in collaborazione con 10b Photography.
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La mostra, che presenta le 144 foto finaliste del più prestigioso e conosciuto contest fotografico internazionale, si articola anche stavolta in tre diverse categorie – Single, Story e Long Term Projects – ed è il risultato di una selezione fatta partendo da ben 59.320 immagini, ricevute da 3.778 fotografi provenienti da 144 Paesi. A presiedere la giuria globale indipendente è stata Lucy Conticello (direttore della fotografia di M, il magazine di “Le Monde).

La vincitrice di quest’anno (proclamata lo scorso 17 aprile presso il De Nieuwe ad Amsterdam nel corso della conferenza stampa di presentazione) è la palestinese Samar Abu Elouf, con uno scatto (uscito sul “New York Times”) che ritrae un bambino di 9 anni -Mahmoud Ajjour- rimasto privo delle braccia in seguito ad un’esplosione mentre tentava di fuggire con la sua famiglia da un attacco israeliano a Gaza avvenuto nel marzo del 2024.
Tra i lavori in esposizione anche quelli di Cinzia Canneri, unica fotografa italiana premiata quest’anno e vincitrice del Long-Term Projects, con un progetto che ritrae la vita e la quotidianità di alcune donne costrette alla fuga dal regime repressivo in Eritrea e dal conflitto in Etiopia.
La mostra, una testimonianza imperdibile del potere che il fotogiornalismo autentico e la fotografia documentaria possono ancora esercitare quando vengono portati avanti con rigore documentale ed estetico e con il desiderio di far riflettere, chiuderà l’8 giugno.
Info su: www.palazzoesposizioniroma.it – Tel: 06 696271

Un Boeing 727-200 abbandonato circondato dalle acque alluvionali all’aeroporto internazionale Salgado Filho. Porto Alegre, Rio Grande do Sul, Brasile, 20 maggio 2024
Foto di copertina: Life Won’t Stop © Mosab Abushama | The groom poses for a portrait at his wedding. In Sudan, announcing a wedding with celebratory gunfire is a tradition. Omdurman, Sudan, 12 January 2024. This photo was taken with a mobile phone camera.