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Home » Musica

25 anni di Swedish Death Metal con Slaughter Of The Soul degli At The Gates

Luigi Macera Mascitelli Posted On 14 Novembre 2020
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Per chi non lo sapesse, la Scandinavia (Svezia e Norvegia) è una delle culle primordiali del metal estremo europeo.

Negli anni ’90 moltissimi furono i gruppi che qui videro la luce, dando poi vita ai due generi più importanti e feroci: il black metal in Norvegia ed il death metal in Svezia. Oggi parliamo di un’importantissima ricorrenza ad opera della band per eccellenza che ha letteralmente inventato il cosiddetto swedish death metal: gli At The Gates ed il loro capolavoro “Slaughter Of The Soul”, pubblicato il 14 novembre 1995 per Erache Records.

Inaugurato ufficialmente con l’uscita dell’album in questione, il genere, conosciuto anche come melodic death metal o melodeath, nacque da una costola del death metal svedese nella seconda metà degli anni ’90 a Göteborg.

Tre sono le band che qui rivoluzionarono la musica: Dark Tranquillity, In Flames e, per l’appunto, At The Gates.

È a questi ultimi che si deve riconoscere il primato, poiché il loro “Slaughter Of The Soul” (quarto album) fu il primo, cronologicamente parlando, a dettare i canoni e le coordinate principali del genere e a dargli fama mondiale. Prima di quel fatidico 14 novembre 1995 il death metal dominava la scena svedese con una musica feroce, violenta e ferina, caratterizzata da un uso spasmodico del cantato in growl e del blast beat (una particolare tecnica che permette ai batteristi di raggiungere velocità impressionanti).

Ma tutto cambiò quando Tomas Lindberg, Anders Björler, Martin Larsson, Jonas Björler e Adrian Erlandsson, meglio conosciuti come At The Gates, iniziarono la stesura del loro quarto album.

I primi lavori della band infatti, così come quelli dei sopracitati colleghi Dark Tranquillity e In Flames, pur proponendo un sound che iniziava già a differenziarsi, non erano ancora delineati, se non a livello embrionale.

“Slaughter Of The Souls” si presentava come la rivoluzione del death metal, poiché manteneva la violenza di approccio ed esecuzione, ma al contempo aggiungeva una melodia molto più marcata che si traduceva in brani arzigogolati, complessi ed eleganti. Insomma, un ossimoro perfetto che in quel 14 novembre 1995 divenne finalmente qualcosa di più di una semplice parentesi musicale. Quel giorno lo swedish death metal divenne un vero e proprio pilastro portante della musica estrema, consacrato poi con i successivi “The Gallery” dei Dark Tranquillity (27 novembre 1995) e “The Jaster Race” degli In Flames (20 febbraio 1996).

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